L’obiettivo di questo corso è quello di stimolare ad un ascolto critico e ad un approccio analitico alla popular music. Quindi non si condurrà una classica esposizione sistematica della storia del pop-rock (date di nascita e morte, matrimoni, discografia, ecc…) ma un ascolto comparato (anche con altri generi come la classica) dei musicisti più significativi della popular music e del jazz cercando anche di soffermarsi su alcuni parametri e aspetti tecnici (il suono, la melodia, il ritmo ecc…). Il tutto comunque è finalizzato ad estrapolare dalla tradizione (spesso ignorata…) anche dei suggerimenti pratici utili alla comprensione dei vari stili in un più ampio contesto musicale.

PRIMO ANNO

– Classificazione socio-antropologica della musica: musica colta, musica folk, popular music;
– Definizione della popular music; differenze con la musica folk e la musica colta;
– La riproducibilità tecnica e la prevalenza del mercato e dei mezzi di comunicazione di massa;
– Lo studio di registrazione: il sound;
– La riconoscibilità e il sound.;
– La ricerca della propria voce interiore, attraverso la ricerca del suono;
– I soggetti che partecipano alla creazione musicale: autore di musica, autore del testo, produttore, produttore artistico, arrangiatore, turnista, ingegnere del suono;
– La nascita della popular music negli Stati Uniti;
– La tradizione europea dell’opera lirica: la melodia;
– L’opera lirica e il musical americano dei primi anni del novecento; dalle arie agli standards;
– Definizione di melodia attraverso i limiti fisiologici della voce e le caratteristiche psicofisiche dell’essere umano;
– La melodia come narrazione breve e il cantante-eroe: da Frank Sinatra a Elvis Presley;
– La tradizione africana e la tradizione afroamericana: il ritmo;
– La creazione musicale e il ghetto;
– Il groove come visione del mondo: Howling Wolf;
– Ascolto: Rhapsody in blue;
– Sound, melodia e ritmo: le tre colonne della popular music e la riconoscibilità. Superamento dell’egemonia dell’armonia;
– Tutte le facce di una canzone: l’interazione tra testo e musica;
– Ascolto critico e analisi di Wish you were here: le asimmetrie della forma e il rispetto del testo;
– I Pink Floyd: pop e musica d’avanguardia; confronto con Wagner e la musica espressionista;
– Classificazione dei vari stili di blues: shuffle, straight e slow. L’armonia e la vocalità nel blues;
– La black music: dagli ottavi ai sedicesimi. Il funk;
– Confronto tra black music e rock “bianco”;
– Analisi di Kashmir dei Led Zeppelin;
– Il rock nero: eclettismo e stile nei Led Zeppelin.

SECONDO ANNO

– L’improvvisazione come fonte della creazione: pratica;
– Breve storia del jazz: dal bebop al jazz rock attraverso la biografia musicale di Miles Davis;
– La musica vocale e la musica strumentale: Boezio;
– Breve storia della musica classica strumentale (ascolti da Corelli, Vivaldi, Bach, Mozart, Beethoven, Brahms, Ravel, Debussy…);
– Il pop e la fusion;
– La musica brasiliana: un’altra prospettiva dell’Africa;
– Esiste la musica italiana? La tradizione melodica napoletana;
– Ripasso.

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